Oggi: 3 Luglio 2025
23 Marzo 2025
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Messaggi subliminali: cosa sono e come influenzano il nostro comportamento

messaggi subliminali

Probabilmente hai già sentito parlare di messaggi subliminali (e ti ricorderai sicuramente di quello contenuto nel film Il Re Leone!), ma capire cosa siano davvero e come agiscano sulla nostra mente non è così semplice.

I messaggi subliminali sono parole, immagini o suoni trasmessi così rapidamente o in modo così sottile che la nostra mente cosciente non riesce a percepirli. Tuttavia, raggiungono un livello più profondo del nostro inconscio e possono influenzare il nostro comportamento senza che ce ne accorgiamo.

Per molto tempo si è pensato che l’effetto di questi stimoli fosse di breve durata, appena pochi minuti. Tuttavia, studi pubblicati su Neuroscience of Awareness hanno dimostrato che l’influenza dei messaggi subliminali può protrarsi dai 15 ai 25 minuti, influenzando anche le decisioni più semplici.

L’origine dei messaggi subliminali: dal marketing alla psicologia

Il concetto di messaggio subliminale divenne popolare nel 1957 grazie al sociologo Vance Packard, autore del libro The Hidden Persuaders, dove raccontò un controverso esperimento del pubblicitario James Vicary. Vicary affermò di aver inserito messaggi subliminali in alcuni cinema americani per aumentare le vendite di popcorn e bibite. Secondo i suoi dati, le vendite di popcorn aumentarono del 51% e quelle delle bevande del 18%.

 James Vicary inserì le parole “Eat Popcorn” e “Drink Coca-Cola” nel breve fotogramma di un film proiettato al cinema.

Col tempo, però, la validità scientifica dei suoi esperimenti fu messa in dubbio. Studi successivi, come quelli riportati su Marketing Letters, hanno replicato test simili per verificare se i messaggi subliminali potessero influenzare i consumatori in contesti di mercato reali. I risultati hanno mostrato che l’efficacia della manipolazione subliminale è limitata: funziona solo su persone già predisposte a certi comportamenti, come chi è particolarmente assetato mentre guarda pubblicità di bevande.

Quando tra l’esposizione al messaggio subliminale e la decisione d’acquisto viene introdotto un intervallo di 15 minuti, l’effetto sembra svanire del tutto. Questo ha portato molti a dubitare dell’effettiva capacità dei messaggi subliminali di manipolare il nostro comportamento in modo consistente.

Possono davvero manipolarci?

Esistono prove scientifiche che i messaggi subliminali possano condizionare il nostro comportamento? La risposta non è così semplice. Gli stimoli subliminali non vengono elaborati in modo consapevole: restano confinati a un livello inconscio. Ricerche sui macachi rhesus, pubblicate su Nature Communications, mostrano che il nostro cervello può codificare stimoli subliminali senza che ne siamo consapevoli. La regione responsabile è la via corticale ventrale, coinvolta nel riconoscimento delle forme.

Questo significa che, sebbene non possiamo controllare consapevolmente gli stimoli subliminali, essi possono condizionare sottilmente le nostre reazioni emotive e alcuni comportamenti. Per esempio, un’immagine subliminale potrebbe provocare una reazione emotiva istintiva senza che ne siamo consapevoli.

Gli scopi dei messaggi subliminali: persuasione o manipolazione?

La psicologia studia la percezione subliminale da oltre un secolo. Negli anni ’50, gli studiosi scoprirono che il cervello umano può rilevare inconsciamente stimoli molto rapidi, un fenomeno noto come “subcezione”. Da allora, i messaggi subliminali sono stati utilizzati con diversi obiettivi:

  • Modificare le intenzioni di acquisto: il marketing e la pubblicità hanno sempre cercato di sfruttare i messaggi subliminali per influenzare i consumatori, anche se con risultati discutibili.
  • Condizionare le decisioni intuitive: spesso le nostre scelte apparentemente istintive possono essere influenzate da messaggi subliminali nascosti nell’ambiente.
  • Indurre reazioni emotive: immagini o suoni subliminali possono suscitare emozioni sottili che sfuggono alla nostra consapevolezza.
  • Stimolare cambiamenti positivi: alcuni studi suggeriscono che i messaggi subliminali possono essere utilizzati per promuovere atteggiamenti positivi, come migliorare la percezione dell’invecchiamento tra gli anziani.

Dove si nascondono i messaggi subliminali?

Negli Stati Uniti, la pubblicità subliminale è stata vietata dalla Federal Communications Commission nel 1974, ma questo non ha impedito ai media di continuare a utilizzarla. I principali canali dove troviamo i messaggi subliminali sono:

  • Cinema e TV: film come The ExorcistThe Truman Show e Il Re Leone hanno utilizzato immagini subliminali per creare suspense o suggestioni emotive.
  • Pubblicità: marchi come Marlboro, FedEx e KFC sono stati accusati di inserire messaggi nascosti nelle loro campagne pubblicitarie.
re leone messaggi subliminali

Come difendersi dai messaggi subliminali

La manipolazione attraverso i messaggi subliminali è sottile, ma ci sono modi per difendersi:

  • Sviluppare consapevolezza emotiva: imparare a riconoscere le proprie emozioni e valutare obiettivamente ciò che si vede.
  • Essere critici verso i media: scegliere fonti affidabili e analizzare ciò che si osserva.
  • Rafforzare il pensiero critico: evitare di prendere decisioni impulsive basate solo sull’istinto.

Secondo il linguista Noam Chomsky, “la manipolazione dei media può essere più devastante di una bomba atomica“. I messaggi subliminali, sebbene non sempre efficaci nel determinare le nostre scelte, possono comunque influenzare le nostre percezioni in modo sottile. Riconoscerli e comprenderli è il primo passo per non lasciarsi manipolare.

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Riminese, classe 1997. Direttrice editoriale di LaLettera22, un portale di informazione nato con l’obiettivo di raccontare la complessità del mondo attraverso l’approfondimento e la divulgazione di varie tematiche culturali.

Dopo la laurea in Lettere e culture letterarie europee presso l’Università di Bologna, ha proseguito il suo percorso accademico specializzandosi in Giornalismo e cultura editoriale all’Università di Parma. Da sempre appassionata di storia, geopolitica e comunicazione, ha trasformato il suo interesse in una missione divulgativa, lanciando il progetto Lettera22 sui social per rendere la cultura più accessibile e stimolare il dibattito su temi di attualità.

Oltre a dirigere il portale, lavora come articolista e social media manager, curando strategie editoriali e contenuti per il web. Il suo lavoro unisce analisi critica, narrazione e innovazione digitale, con l’obiettivo di avvicinare il pubblico a temi spesso percepiti come distanti, rendendoli fruibili e coinvolgenti.

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