Il mistero dell’Uomo con la Maschera di Ferro è una delle storie più affascinanti e misteriose della storia francese. Questo enigmatico prigioniero fu detenuto per decenni durante il regno di Luigi XIV, re di Francia, senza mai rivelare la sua identità.
La leggenda della sua vita ha ispirato numerosi racconti, libri e film, alimentando speculazioni e teorie su chi potesse essere e perché fosse tenuto prigioniero in condizioni così straordinarie.
Le Prime Documentazioni
Il primo riferimento noto all’Uomo con la Maschera di Ferro risale al 1669, quando il ministro della giustizia di Luigi XIV, il marchese di Louvois, scrisse una lettera a Bénigne Dauvergne de Saint-Mars, governatore della prigione di Pignerol.
In questa lettera, Louvois ordinava a Saint-Mars di ricevere un prigioniero sotto il nome di Eustache Dauger, con istruzioni particolari che ne sottolineavano la segretezza. Dauger doveva essere detenuto con la massima riservatezza e sorvegliato rigorosamente, senza possibilità di comunicare con l’esterno.
La Detenzione
Dauger, conosciuto come l’Uomo con la Maschera di Ferro, fu detenuto inizialmente nella prigione di Pignerol, dove rimase per un periodo indefinito. Nel 1681, Saint-Mars fu trasferito alla fortezza di Exilles e portò con sé Dauger. Successivamente, nel 1687, Saint-Mars fu nominato governatore dell’isola di Sainte-Marguerite, al largo della costa della Provenza, e ancora una volta, Dauger lo seguì.
Durante il suo periodo a Sainte-Marguerite, il prigioniero fu sistemato in una cella appositamente preparata per lui, con porte multiple per evitare che potesse comunicare con altre persone. Secondo i resoconti dell’epoca, la cella era dotata di ogni comodità, il che suggerisce che l’Uomo con la Maschera di Ferro fosse una persona di un certo rango.
Nel 1698, Saint-Mars fu nominato governatore della Bastiglia, la famosa prigione di Parigi, e portò con sé Dauger, che vi rimase fino alla sua morte nel 1703. Le registrazioni della Bastiglia indicano che il prigioniero morì il 19 novembre 1703 e fu sepolto il giorno seguente nel cimitero di Saint-Paul sotto il nome di Marchioly.
Le Teorie sulla sua Identità
La vera identità dell’Uomo con la Maschera di Ferro è stata oggetto di speculazioni per secoli. Diverse teorie sono state proposte, alcune delle quali sono più plausibili di altre. Ecco alcune delle teorie più note:
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Fratello Gemello di Luigi XIV Una delle teorie più popolari è che l’Uomo con la Maschera di Ferro fosse il fratello gemello di Luigi XIV. Questa teoria fu resa famosa da Voltaire e successivamente da Alexandre Dumas nel suo romanzo “Il visconte di Bragelonne”. L’idea è che il gemello, nato dopo Luigi XIV, fosse tenuto nascosto per evitare dispute di successione.
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Generale Vivien de Bulonde Secondo un’altra teoria, l’Uomo con la Maschera di Ferro potrebbe essere stato il generale Vivien de Bulonde. Nel 1691, Bulonde fu accusato di codardia e disobbedienza durante una campagna militare. Alcuni storici suggeriscono che fu imprigionato per ordine del re e tenuto sotto stretta sorveglianza per evitare che rivelasse segreti di stato.
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Fouquet e Matthioli Un’altra teoria identifica l’Uomo con la Maschera di Ferro come Eustache Dauger de Cavoye, un ufficiale dell’esercito francese caduto in disgrazia. Altri suggeriscono che fosse il conte Ercole Antonio Matthioli, un diplomatico italiano che tradì Luigi XIV durante negoziati segreti con il duca di Mantova.
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Figlio Illegittimo di Anna d’Austria Alcuni credono che il prigioniero fosse un figlio illegittimo di Anna d’Austria, moglie di Luigi XIII e madre di Luigi XIV. Questa teoria sostiene che la nascita illegittima avrebbe causato uno scandalo tale da giustificare l’estrema segretezza.
Un elemento fondamentale del mistero è la maschera indossata dal prigioniero. Contrariamente a quanto suggerisce il nome, non era sempre di ferro. Alcuni resoconti indicano che la maschera fosse in realtà di velluto nero, e la leggenda della maschera di ferro potrebbe essere un’esagerazione successiva. Tuttavia, la maschera era un simbolo potente, che contribuì a mantenere l’aura di segretezza e mistero attorno al prigioniero.
In ogni caso, la storia dell’Uomo con la Maschera di Ferro ha avuto un impatto significativo sulla cultura popolare. Oltre alle opere di Voltaire e Dumas, la leggenda ha ispirato numerosi film, spettacoli televisivi e opere teatrali. Ogni adattamento ha portato una propria interpretazione della storia, contribuendo a mantenerla viva nell’immaginario collettivo.
Uno dei film più noti è “La maschera di ferro” del 1998, diretto da Randall Wallace e con Leonardo DiCaprio nel ruolo del re Luigi XIV e del suo fratello gemello. Sebbene il film prenda molte libertà con la storia, riflette l’interesse continuo per questo mistero storico.
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