Ogni anno, il primo aprile, il mondo si riempie di notizie assurde, scherzi e burle che confondono e divertono. Ma da dove nasce questa tradizione? E perché proprio il pesce è diventato il simbolo della giornata degli scherzi?
Le origini del Pesce d’Aprile
Le origini del Pesce d’Aprile sono incerte e avvolte nella leggenda. Alcune teorie fanno risalire questa tradizione al 1582, quando la Francia adottò il calendario gregoriano e spostò il Capodanno dal 25 marzo al primo gennaio. Chi continuava a festeggiare il vecchio Capodanno veniva preso in giro con scherzi e finte celebrazioni. Da qui, l’abitudine di giocare tiri mancini ai più creduloni.
Un’altra teoria collega la festa alla difficoltà di pescare nei primi giorni di aprile, quando i pesci erano meno abbondanti e quindi più facili da “prendere all’amo”, un’analogia perfetta per gli scherzi ben riusciti. Da allora, la tradizione si è diffusa in tutto il mondo, trasformandosi in un appuntamento fisso per giornali, aziende e semplici burloni desiderosi di prendersi gioco degli altri, almeno per un giorno.
Le burle più iconiche
Nel corso degli anni, il Pesce d’Aprile ha ispirato burle memorabili, alcune delle quali hanno ingannato migliaia, se non milioni, di persone. Nel 1957, la BBC mandò in onda un servizio in cui si mostrava una famiglia svizzera intenta a raccogliere spaghetti dagli alberi. L’idea di una pianta in grado di produrre pasta sembrava tanto affascinante quanto plausibile, al punto che migliaia di spettatori telefonarono alla rete televisiva per sapere come poter coltivare il proprio albero di spaghetti. Un altro scherzo celebre fu quello di Google nel 2013, quando l’azienda annunciò una nuova funzione chiamata “Google Nose”, che avrebbe permesso di “annusare” gli odori tramite lo schermo del proprio dispositivo. Molti utenti cercarono di testare la funzionalità, scoprendo solo dopo che si trattava di uno scherzo.
Nel 1980, sempre la BBC dichiarò che il famoso orologio londinese Big Ben sarebbe stato convertito in una versione digitale per stare al passo con i tempi, scatenando indignazione e proteste. Anche la NASA si è divertita a partecipare alla tradizione: nel 2005, annunciò di aver trovato prove inconfutabili dell’esistenza di acqua su Marte, pubblicando un’immagine che, a uno sguardo più attento, mostrava semplicemente un bicchiere d’acqua con dentro un modellino del Pianeta Rosso.
Burle e fake news
Sebbene il primo aprile sia sinonimo di scherzi in molte parti del mondo, esistono variazioni curiose a seconda del Paese. In Francia e in Italia, ad esempio, è comune attaccare di nascosto un disegno di pesce sulla schiena delle persone. In Scozia, la giornata degli scherzi dura addirittura due giorni: il secondo giorno, noto come “Taily Day”, è dedicato agli scherzi che coinvolgono la parte posteriore del corpo, da cui è nata l’idea del celebre biglietto “Kick Me” attaccato sulla schiena. In India, il giorno degli scherzi cade il 31 marzo e prende il nome di “Huli”, mentre in Brasile gli scherzi vengono chiamati “Dia da Mentira”, ovvero il “Giorno della Bugia”, e coinvolgono principalmente i media.
Con l’avvento dei social media e della comunicazione istantanea, gli scherzi si diffondono a velocità impressionante. Tuttavia, il confine tra notizia falsa e burla innocua è sempre più labile e molte aziende e testate giornalistiche sono diventate più caute nel diffondere “fake news” per divertimento. Ma una cosa è certa: fintanto che l’essere umano avrà voglia di ridere e prendersi un po’ in giro, il Pesce d’Aprile continuerà a sorprenderci.
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