Oggi: 4 Luglio 2025
8 Aprile 2025
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8 aprile 1973: Pablo Picasso muore all’età di 91 anni

Pablo Picasso

L’8 aprile 1973, nel silenzio di Mougins, un piccolo villaggio nel sud della Francia, si spegne Pablo Picasso, uno degli artisti più influenti e rivoluzionari del XX secolo. Aveva 91 anni, una vita attraversata da guerre, amori, rivoluzioni artistiche e un’inquietudine che non lo abbandonò mai.

Non era solo il padre del cubismo. Picasso era un vulcano che travolgeva ogni regola, ogni forma, ogni confine. Dipingeva, scolpiva, scriveva poesie, disegnava costumi per il teatro. In lui convivevano il genio e la febbre, l’ossessione e la visione.

Chi era davvero Pablo Picasso?

La sua parabola artistica non può essere contenuta in un solo stile. Nato a Málaga, in Spagna, nel 1881, era un bambino prodigio. A soli 9 anni firmava i suoi primi quadri. A 13 superava il padre – anche lui pittore – nella tecnica e nella precisione. Ma Picasso non voleva ripetere il passato: voleva distruggerlo per ricostruirlo.

Con Georges Braque, nel 1907, diede vita al cubismo, una frattura radicale nella storia dell’arte. Le figure esplodevano in geometrie, le prospettive si ribaltavano. La realtà non veniva rappresentata: veniva reinventata.

Nel 1937, nel pieno della Guerra Civile Spagnola, dipinse “Guernica”, il suo grido contro la barbarie. Quel quadro monumentale, realizzato in bianco, nero e grigio, rimane una delle più potenti denunce contro la violenza della guerra. Non fu mai esposto in Spagna fino alla fine del franchismo, per volontà dello stesso Picasso.

La vita sentimentale dell’artista fu altrettanto tumultuosa. Le sue muse – Fernande, Olga, Dora, Françoise, Jacqueline – furono compagne, amanti, ispiratrici e vittime della sua energia devastante. In ogni relazione Picasso cercava il fuoco creativo, spesso dimenticando le braci umane che lasciava dietro di sé.

Quando morì, l’8 aprile 1973, lasciò non solo un’eredità artistica sterminata, ma anche un mondo dell’arte completamente diverso da quello che aveva trovato. Più di 50.000 opere tra dipinti, disegni, incisioni, ceramiche. E un interrogativo sempre aperto: chi è davvero Picasso? Un genio? Un provocatore? Un demiurgo?

Forse la risposta migliore la diede lui stesso:
“Quando non ho più blu, metto del rosso.”

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Riminese, classe 1997. Direttrice editoriale di LaLettera22, un portale di informazione nato con l’obiettivo di raccontare la complessità del mondo attraverso l’approfondimento e la divulgazione di varie tematiche culturali.

Dopo la laurea in Lettere e culture letterarie europee presso l’Università di Bologna, ha proseguito il suo percorso accademico specializzandosi in Giornalismo e cultura editoriale all’Università di Parma. Da sempre appassionata di storia, geopolitica e comunicazione, ha trasformato il suo interesse in una missione divulgativa, lanciando il progetto Lettera22 sui social per rendere la cultura più accessibile e stimolare il dibattito su temi di attualità.

Oltre a dirigere il portale, lavora come articolista e social media manager, curando strategie editoriali e contenuti per il web. Il suo lavoro unisce analisi critica, narrazione e innovazione digitale, con l’obiettivo di avvicinare il pubblico a temi spesso percepiti come distanti, rendendoli fruibili e coinvolgenti.

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