Oggi: 4 Luglio 2025
24 Aprile 2025
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Minaccia russa in Europa: Dombrovskis avverte sui pericoli, la Lituania vara un piano di evacuazione

minaccia russa in Europa

Durante un intervento al Consiglio Atlantico a Washington, il commissario europeo per l’Economia, Valdis Dombrovskis, ha lanciato un messaggio chiaro: l’Europa deve aprire gli occhi di fronte all’aggressività russa.

Nel suo discorso, Dombrovskis ha tracciato una linea netta, ricordando i principali episodi della politica espansionistica russa degli ultimi decenni: dalla Moldavia nei primi anni ’90, alla Georgia nel 2008, passando per l’annessione della Crimea e il conflitto nel Donbass del 2014, fino all’invasione su larga scala dell’Ucraina avviata nel 2022.

La minaccia russa in Europa

“Questi non sono eventi isolati – ha dichiarato – ma un chiaro schema. La Russia ha dimostrato di non avere remore a colpire i suoi vicini. Oggi, non nasconde nemmeno più l’intenzione di espandere ulteriormente il proprio raggio d’azione, minacciando apertamente Paesi europei e membri della Nato. È una realtà che non possiamo ignorare”. Il commissario ha poi avvertito che ogni forma di concessione nei confronti di Mosca verrebbe interpretata come un segno di debolezza. “Non possiamo premiare la Russia per le sue azioni. Dobbiamo reagire con fermezza.”

Dombrovskis ha fatto riferimento anche al recente piano europeo per il rafforzamento della difesa, adottato lo scorso mese. L’obiettivo è chiaro: aumentare la capacità militare dell’Unione e assicurare la prontezza di risposta in caso di crisi. “La storia insegna che la forza è il miglior deterrente. Dobbiamo mostrare determinazione se vogliamo scoraggiare ulteriori aggressioni”, ha spiegato.

A sostegno di questa posizione, Dombrovskis ha ribadito l’impegno europeo verso l’Ucraina, definendola “una componente essenziale del sistema di sicurezza continentale”. Secondo il commissario, la lotta ucraina non è soltanto una battaglia per la sopravvivenza nazionale, ma una resistenza che riguarda l’intera architettura di sicurezza dell’Europa. “Sosterremo Kiev finché non sarà raggiunta una pace giusta e duratura”, ha concluso.

La Lituania alza la guardia

A confermare il clima di tensione crescente, arriva l’annuncio di un nuovo piano di emergenza presentato dalla Lituania. Vilnius ha ufficializzato un programma di evacuazione in caso di conflitto armato, evidenziando il timore che l’aggressività russa possa estendersi oltre i confini ucraini. Il piano si inserisce in una più ampia strategia di difesa e prevenzione adottata dal governo baltico, fortemente allineato con Kiev fin dai primi giorni dell’invasione del 2022.

La Lituania è da tempo uno dei membri più attivi della Nato e dell’Unione Europea in termini di impegno verso la sicurezza collettiva. Da quando Mosca ha attaccato l’Ucraina, Vilnius ha significativamente aumentato le spese militari e rafforzato l’addestramento delle proprie forze armate. Ora, però, l’attenzione si sposta anche sul versante civile: prepararsi a un possibile conflitto significa anche proteggere la popolazione.

Secondo quanto riportato da Politico, le autorità lituane hanno annunciato la volontà di rafforzare le infrastrutture che collegano Vilnius alla città polacca di Augustow, attraverso il cosiddetto “corridoio di Suwalki”. Questo tratto di territorio rappresenta una delle zone più vulnerabili del fianco orientale dell’Alleanza Atlantica, poiché costituisce l’unico collegamento terrestre diretto tra i Paesi baltici e la Polonia – e quindi con il resto della Nato – a ovest dell’enclave russa di Kaliningrad e a est della Bielorussia, alleata di Mosca.

Il governo lituano punta a modernizzare e migliorare le condizioni di questa via strategica non solo per facilitare il movimento delle forze militari, ma anche per garantire un corridoio sicuro per l’evacuazione dei civili in caso di escalation. Il progetto comprende il potenziamento della strada Vilnius–Augustow e, in parallelo, del collegamento Kaunas–Varsavia. L’adeguamento delle infrastrutture rientra nelle iniziative previste dalla Nato per rafforzare la cosiddetta “mobilità militare”, ovvero la capacità di spostare rapidamente truppe e mezzi in caso di necessità.

Il fianco orientale si prepara a ogni scenario

L’iniziativa della Lituania non è isolata. In tutta l’Europa centro-orientale cresce la consapevolezza della necessità di prepararsi al peggio. Paesi come Polonia, Estonia, Lettonia e Romania stanno rafforzando le difese, incrementando il bilancio della difesa nazionale, aumentando la presenza di truppe Nato e collaborando con partner europei e transatlantici per coordinare le strategie comuni.

Il timore non è soltanto teorico. Le continue dichiarazioni aggressive da parte del Cremlino, i sorvoli aerei provocatori vicino ai confini Nato, e la retorica bellicosa di Mosca alimentano il sospetto che l’Ucraina possa non essere l’ultimo obiettivo. I Balcani, i Paesi baltici e la Polonia restano in allerta, consapevoli che un’escalation improvvisa non è da escludere.

Il messaggio di Dombrovskis si inserisce perfettamente in questo contesto. Il commissario ha scelto di parlare non solo ai leader politici, ma anche all’opinione pubblica: l’Europa non può permettersi distrazioni. Il rischio di un confronto più ampio con la Russia è concreto, e richiede preparazione, unità e lungimiranza. La sicurezza europea, oggi più che mai, passa anche dalla capacità di prevenire.

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Riminese, classe 1997. Direttrice editoriale di LaLettera22, un portale di informazione nato con l’obiettivo di raccontare la complessità del mondo attraverso l’approfondimento e la divulgazione di varie tematiche culturali.

Dopo la laurea in Lettere e culture letterarie europee presso l’Università di Bologna, ha proseguito il suo percorso accademico specializzandosi in Giornalismo e cultura editoriale all’Università di Parma. Da sempre appassionata di storia, geopolitica e comunicazione, ha trasformato il suo interesse in una missione divulgativa, lanciando il progetto Lettera22 sui social per rendere la cultura più accessibile e stimolare il dibattito su temi di attualità.

Oltre a dirigere il portale, lavora come articolista e social media manager, curando strategie editoriali e contenuti per il web. Il suo lavoro unisce analisi critica, narrazione e innovazione digitale, con l’obiettivo di avvicinare il pubblico a temi spesso percepiti come distanti, rendendoli fruibili e coinvolgenti.

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