Oggi: 4 Luglio 2025
4 Maggio 2025
3 minuti di lettura

Trump su Putin e Zelensky: “Odio profondo, ma chance di pace con la Russia”

intervista trump nbc

In una recente intervista esclusiva rilasciata a NBC News, Donald Trump ha condiviso le sue opinioni sulla situazione geopolitica tra Russia e Ucraina, rivelando riflessioni complesse e talvolta controverse. Al centro dell’intervento, l’ex presidente americano ha affrontato diversi temi caldi: dai difficili rapporti tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky, alle prospettive di pace con la Russia, passando per la politica interna statunitense, la Fed, TikTok, e i rapporti commerciali con la Cina.

Pace con la Russia: “C’è un odio profondo, ma buone possibilità”

Uno dei punti centrali dell’intervista è stato il conflitto tra Russia e Ucraina. Alla conduttrice Kristen Welker, Trump ha dichiarato che “forse la pace con la Russia non è realizzabile”, sottolineando il clima di estrema tensione tra i leader dei due Paesi. “C’è un odio tremendo, stiamo parlando di un odio profondo tra questi due uomini, tra Zelensky e Putin, e anche tra i rispettivi generali”, ha spiegato Trump, facendo riferimento ai tre anni di guerra che hanno insanguinato l’Europa orientale.

Nonostante questa visione pessimistica, il tycoon ha voluto anche lanciare un messaggio di speranza: “Ci sono comunque ottime possibilità di farcela”. Un’affermazione che sembra mantenere aperta la porta al negoziato e all’intervento diplomatico, magari con il coinvolgimento diretto degli Stati Uniti in un eventuale processo di mediazione.

Trump e la Costituzione: “Non so se devo rispettarla”

Durante l’intervista, Trump ha sorpreso l’opinione pubblica con alcune dichiarazioni ambigue in merito alla Costituzione degli Stati Uniti. Quando Welker gli ha chiesto se ritenesse di dover rispettare la legge fondamentale del Paese, la risposta è stata disarmante: “Non lo so”.

Alla domanda se anche i non cittadini debbano avere diritto a un giusto processo secondo i principi costituzionali, Trump ha risposto: “Non sono un avvocato. Non lo so”. Parole che rischiano di accendere il dibattito politico e legale a pochi mesi dalle elezioni presidenziali.

Nessun terzo mandato: “Mi fermo a quattro anni grandiosi”

L’ex presidente ha ribadito di non avere intenzione di cercare un terzo mandato alla Casa Bianca. “Punto su quattro anni grandiosi e poi voglio passare il testimone a un grande repubblicano”, ha detto, specificando di voler consegnare il futuro del movimento MAGA a una figura forte e preparata.

Tra i nomi citati come potenziali successori, spiccano quelli del segretario di Stato Marco Rubio e del vice JD Vance, ma Trump ha anche lasciato intendere che ci sono “almeno altre 10, 15 o 20 persone” in grado di raccogliere l’eredità del suo movimento.

Fed e Powell: “Non lo rimuoverò, ma dovrebbe tagliare i tassi”

Altro punto toccato durante l’intervista riguarda la politica monetaria. Trump ha affermato che non intende rimuovere Jerome Powell dalla guida della Federal Reserve prima della fine del suo mandato, previsto per maggio 2026. “No, no, no… perché dovrei farlo?”, ha detto, pur definendo Powell “una persona completamente rigida”.

Nonostante le critiche, l’ex presidente si è detto convinto che la Fed abbasserà prima o poi i tassi di interesse, anche se Powell “non è un suo fan”. Secondo Trump, la rigidità del presidente della Fed ha ostacolato un maggiore sviluppo economico, ma si è mostrato fiducioso su una futura correzione di rotta.

TikTok e commercio: Trump favorevole a estensioni e dazi

Sul fronte della tecnologia e dei social media, Trump ha dichiarato che intende estendere la scadenza per l’accordo su TikTok se al momento della scadenza non sarà stato raggiunto un compromesso.

Ha anche rifiutato di escludere la possibilità di mantenere dazi permanenti su alcune importazioni, affermando che “nessuno costruirebbe negli Stati Uniti se pensasse che i dazi verranno ritirati”. Una strategia protezionista che rispecchia la linea seguita già durante la sua precedente amministrazione.

Rapporto con la Cina: “Hanno bisogno di un accordo”

Parlando della Cina, Trump ha rivendicato le sue posizioni dure, spiegando di aver praticamente interrotto gli scambi commerciali tra le due potenze. “Abbiamo smesso di colpo. Non perderemo più mille miliardi di dollari”, ha dichiarato, sostenendo che Pechino sia ora fortemente motivata a raggiungere un’intesa con gli Stati Uniti.

“Tengono molto a un accordo. Lo vogliono davvero. Vedremo come finirà, ma dovrà essere un accordo equo”, ha concluso, lasciando intendere che un compromesso è possibile solo se sarà vantaggioso per l’America.

Nessuna paura di una recessione: “È solo una fase di transizione”

Infine, Trump ha affrontato i timori legati a una possibile recessione. “Non sono preoccupato”, ha detto, parlando di “un periodo di transizione” che, secondo lui, porterà benefici nel lungo termine. “Faremo benissimo”, ha assicurato, cercando di infondere fiducia negli elettori e negli operatori economici.

Aiutaci a far nascere il Progetto Editoriale LaLettera22, contribuisci alla raccolta fondi

Riminese, classe 1997. Direttrice editoriale di LaLettera22, un portale di informazione nato con l’obiettivo di raccontare la complessità del mondo attraverso l’approfondimento e la divulgazione di varie tematiche culturali.

Dopo la laurea in Lettere e culture letterarie europee presso l’Università di Bologna, ha proseguito il suo percorso accademico specializzandosi in Giornalismo e cultura editoriale all’Università di Parma. Da sempre appassionata di storia, geopolitica e comunicazione, ha trasformato il suo interesse in una missione divulgativa, lanciando il progetto Lettera22 sui social per rendere la cultura più accessibile e stimolare il dibattito su temi di attualità.

Oltre a dirigere il portale, lavora come articolista e social media manager, curando strategie editoriali e contenuti per il web. Il suo lavoro unisce analisi critica, narrazione e innovazione digitale, con l’obiettivo di avvicinare il pubblico a temi spesso percepiti come distanti, rendendoli fruibili e coinvolgenti.

sindrome di k
Previous Story

Sindrome di K: la falsa malattia che salvò decine di ebrei dai nazisti a Roma

isteria femminile
Next Story

L’utero che urlava: storia (e bugie) dell’isteria femminile

Ultimi articoli dal Blog

Torna inalto