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26 Giugno 2025
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Il caso Villa Pamphili: l’enigma di Francis Kaufmann e la tragedia nascosta nel polmone verde di Roma

Villa pamphili il giorno dopo. La zona del duplice omicidio di madre e figlia di pochi mesi, rimane presidiata da polizia. Nella foto: le aree sotto sequestro di villa pamphili presidiate dalle forze di polizia. Roma 08/06/2025 (Foto Francesco Benvenuti/LaPresse)

Il 7 giugno 2025 un ritrovamento choc ha scosso Roma: nel cuore di Villa Pamphili, il più grande parco storico della città, sono stati trovati morti una donna e la sua bambina di pochi mesi. Un doppio omicidio che ha rapidamente assunto i contorni di un giallo fitto di misteri, che ha coinvolto un uomo con identità multiple e un passato nebuloso. Le indagini si sono concentrate su Francis Kaufmann, un uomo dai molteplici alias e dalla vita ai margini, accusato dell’omicidio della compagna Anastasia Trofimova e della loro figlia Andromeda.

Chi è Francis Kaufmann? Un passato avvolto nel mistero

Dietro a questo nome apparentemente comune si nasconde un personaggio enigmatico e difficile da definire. Kaufmann, nato negli Stati Uniti, ha vissuto in numerosi Paesi, cambiando spesso identità. In Italia si faceva chiamare “Matteo Capozzi”, ma è noto anche con il nome “Rexal Ford”. Questi alias sono la punta dell’iceberg di una vita costellata di spostamenti, false identità e rapporti instabili.

Il 40enne americano, a quanto emerge dalle indagini, viveva da mesi in condizioni di estrema precarietà a Roma, insieme alla sua compagna Anastasia, una donna russa di 30 anni, e alla loro figlia di pochi mesi. La famiglia viveva “all’aperto”, trascorrendo molte notti proprio all’interno di Villa Pamphili, in una sorta di esistenza ai margini della società, sfuggendo spesso ai controlli delle forze dell’ordine. La loro presenza era nota solo a pochi residenti e passanti, che li avevano visti muoversi tra i vialetti del parco.

La vita di Kaufmann era alimentata da fondi mensili tra i 3.000 e 4.000 euro, probabilmente versati dai genitori negli Stati Uniti, ma l’uomo ha sempre rifiutato di regolarizzare la sua posizione in Italia o di cercare un alloggio stabile. Per molti mesi, la coppia è rimasta praticamente invisibile agli occhi delle istituzioni.

Il ritrovamento drammatico e le prime indagini

La mattina del 7 giugno 2025, il corpo di Anastasia e quello della loro figlia Andromeda sono stati trovati senza vita nel parco di Villa Pamphili, in un’area appartata vicino al mercato di San Silverio. La scena è stata descritta come straziante e inquietante: madre e figlia erano adagiate tra la vegetazione, in circostanze che hanno immediatamente fatto sospettare un episodio di violenza.

Il caso ha subito attirato l’attenzione della Polizia di Stato e dei Carabinieri, che hanno lanciato una massiccia indagine per ricostruire le ultime ore della famiglia e per rintracciare Francis Kaufmann, unico adulto presente con loro. L’uomo però era già sparito: dopo il ritrovamento, è stato localizzato in Grecia, dove si era rifugiato probabilmente nel tentativo di sfuggire alla giustizia italiana.

Il governo italiano ha prontamente emesso un mandato di arresto internazionale per omicidio volontario aggravato nei confronti di Kaufmann, che è stato arrestato dalle autorità greche. Il suo trasferimento in Italia è ora oggetto di una complessa procedura di estradizione.

Le indagini su Francis Kaufmann: tra menzogne e verità nascoste

L’interrogatorio di Kaufmann ha messo in luce molte contraddizioni. L’uomo ha negato ogni responsabilità, affermando di non sapere nulla sulla morte della compagna e della bambina. Tuttavia, dalle prime ricostruzioni degli investigatori emerge un quadro ben diverso.

Gli inquirenti hanno trovato nel parco elementi che fanno pensare a una lite violenta culminata con l’omicidio. Dalle tracce biologiche al ritrovamento di oggetti personali, la scena del crimine ha portato a delineare un episodio drammatico e improvviso.

Il comportamento di Kaufmann nei giorni precedenti è stato analizzato con attenzione: testimonianze raccolte da persone che li avevano visti suggeriscono tensioni e discussioni frequenti all’interno della famiglia. Inoltre, il suo atteggiamento sfuggente e la continua necessità di nascondersi hanno alimentato i sospetti.

Gli investigatori stanno anche approfondendo il suo passato: i diversi alias, le numerose residenze all’estero, i rapporti con il mondo della criminalità internazionale e la sua capacità di utilizzare documenti falsi. Kaufmann è descritto come un uomo abile nel depistare e manipolare, che ha costruito una rete di bugie per nascondere la sua vera identità.

La polizia ha intensificato i controlli all’interno del parco e delle aree limitrofe, per evitare che simili tragedie possano ripetersi. Nel frattempo, le autorità cercano di capire come sia stato possibile che una donna e una bambina siano state lasciate sole e abbandonate in un luogo così frequentato.

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Riminese, classe 1997. Direttrice editoriale di LaLettera22, un portale di informazione nato con l’obiettivo di raccontare la complessità del mondo attraverso l’approfondimento e la divulgazione di varie tematiche culturali.

Dopo la laurea in Lettere e culture letterarie europee presso l’Università di Bologna, ha proseguito il suo percorso accademico specializzandosi in Giornalismo e cultura editoriale all’Università di Parma. Da sempre appassionata di storia, geopolitica e comunicazione, ha trasformato il suo interesse in una missione divulgativa, lanciando il progetto Lettera22 sui social per rendere la cultura più accessibile e stimolare il dibattito su temi di attualità.

Oltre a dirigere il portale, lavora come articolista e social media manager, curando strategie editoriali e contenuti per il web. Il suo lavoro unisce analisi critica, narrazione e innovazione digitale, con l’obiettivo di avvicinare il pubblico a temi spesso percepiti come distanti, rendendoli fruibili e coinvolgenti.

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