Negli ultimi mesi, l’Unione Europea ha intensificato i suoi sforzi per rafforzare le relazioni con i paesi dell’Asia Centrale, una regione strategicamente posizionata e ricca di risorse naturali. Questa iniziativa si è concretizzata attraverso visite diplomatiche di alto livello e la firma di accordi significativi nell’ambito della strategia Global Gateway.
La visita del Commissario Jozef Síkela
A marzo 2025, Jozef Síkela, Commissario europeo per i Partenariati Internazionali, ha intrapreso un tour diplomatico che lo ha portato in Turkmenistan, Kazakistan, Tagikistan, Kirghizistan e Uzbekistan. Durante questa visita, sono stati siglati diversi accordi focalizzati su connettività digitale, trasporti, materie prime critiche e settori legati all’acqua, all’energia e al clima. Questi accordi mirano a integrare maggiormente l’Asia Centrale nelle reti economiche regionali e globali, promuovendo al contempo la prosperità e lo sviluppo sostenibile nella regione.
Il primo vertice UE-Asia Centrale a Samarcanda
Il 4 aprile 2025 ha segnato una pietra miliare nelle relazioni tra l’Unione Europea e l’Asia Centrale con il primo vertice congiunto tenutosi a Samarcanda, Uzbekistan. L’incontro ha visto la partecipazione dei leader di Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan, insieme ai presidenti del Consiglio Europeo, António Costa, e della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. Durante il vertice, è stato annunciato un pacchetto di investimenti denominato Global Gateway Investment Package, del valore di 12 miliardi di euro, destinato a sostenere progetti nei settori dei trasporti, dell’energia, delle materie prime critiche, della connettività digitale e della gestione delle risorse idriche.
Il presidente uzbeko Shavkat Mirziyoyev ha evidenziato che il commercio tra l’Asia Centrale e l’UE ha raggiunto i 54 miliardi di euro, sottolineando l’importanza crescente di queste relazioni economiche. AP News
Importanza delle risorse energetiche e delle materie prime
L’Asia Centrale è una regione di fondamentale importanza per l’Unione Europea, soprattutto per le sue abbondanti risorse energetiche e minerarie. Paesi come il Kazakistan sono tra i principali fornitori di uranio per l’UE, contribuendo significativamente al fabbisogno energetico europeo. Inoltre, la regione possiede vaste riserve di petrolio, gas naturale e minerali critici essenziali per la transizione verde e la modernizzazione tecnologica dell’Europa. La diversificazione delle fonti di approvvigionamento è diventata una priorità per l’UE, soprattutto alla luce delle tensioni geopolitiche e della necessità di ridurre la dipendenza da fornitori tradizionali.
Bilanciare le influenze di Russia e Cina
I paesi dell’Asia Centrale si trovano in una posizione geopolitica complessa, dovendo bilanciare le loro relazioni con potenze vicine come Russia e Cina. Storicamente legati a Mosca, questi stati stanno cercando di affermare una maggiore autonomia, esplorando nuove partnership con attori globali come l’Unione Europea. La crescente presenza economica della Cina nella regione, attraverso iniziative come la Belt and Road Initiative, ha sollevato preoccupazioni riguardo a una possibile dipendenza eccessiva. In questo contesto, l’UE si propone come un partner alternativo, offrendo investimenti e cooperazione basati su valori di trasparenza e sostenibilità.
Nonostante i progressi, permangono diverse sfide nelle relazioni tra l’UE e l’Asia Centrale. Questioni legate ai diritti umani e alle libertà civili sono spesso al centro delle preoccupazioni internazionali. Organizzazioni per i diritti umani hanno esortato l’UE a non trascurare questi temi nel perseguire obiettivi economici e strategici. Ad esempio, leggi restrittive sulle ONG in Kirghizistan e episodi di sfollamenti forzati in Uzbekistan sono stati oggetto di critiche. L’UE sostiene che il dialogo e l’impegno siano strumenti efficaci per promuovere cambiamenti positivi, ma resta da vedere come questi principi verranno applicati nella pratica.
Inoltre, la regione è osservata attentamente per il suo ruolo potenziale nel facilitare l’elusione delle sanzioni imposte alla Russia a seguito dell’invasione dell’Ucraina. L’UE dovrà bilanciare attentamente le sue ambizioni strategiche con la necessità di promuovere e rispettare i valori democratici e i diritti umani.
L’Unione Europea sta compiendo passi significativi per rafforzare la sua presenza in Asia Centrale, riconoscendo l’importanza strategica della regione sia in termini di risorse naturali che di posizione geopolitica. Attraverso iniziative come la strategia Global Gateway e il recente vertice di Samarcanda, l’UE mira a costruire partnership sostenibili e reciprocamente vantaggiose. Tuttavia, il successo di queste iniziative dipenderà dalla capacità dell’UE di navigare le complesse dinamiche regionali, promuovendo al contempo i suoi valori fondamentali e affrontando le sfide emergenti con coerenza e determinazione.
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