Oggi: 8 Agosto 2025
15 Luglio 2025
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Trump annuncia “armi migliori” per Kiev tramite la NATO: misure economiche contro Mosca

Lunedì 14 luglio 2025, durante un incontro alla Casa Bianca, il presidente statunitense Donald Trump ha fatto un annuncio di grande rilevanza sulla crisi ucraina: gli Stati Uniti forniranno “armi di prim’ordine” all’Ucraina, ma lo faranno indirettamente, tramite la NATO, con i suoi membri europei che ne sosterranno le spese.

Nel corso dell’incontro con il segretario generale dell’Alleanza, Mark Rutte, Trump ha confermato che la NATO si farà carico dell’acquisto e della spedizione verso Kiev di sistemi d’arma avanzati americani, al fine di supportare la difesa ucraina contro l’aggressione russa. Tuttavia, non ha condiviso dettagli precisi su tipologie e quantità. La novità arriva dopo giorni di anticipazioni da parte dello stesso Trump, che parlava di un “big announcement” imminente riguardante le forniture militari.

Trump accusa l’Europa: “Non paga abbastanza”

Secondo il presidente USA, l’Europa ha finora approfittato della protezione americana, investendo meno del dovuto nella propria difesa. L’annuncio definisce un cambiamento di paradigma: da un lato, gli Stati Uniti mettono a disposizione prodotti bellici d’alta tecnologia; dall’altro, la copertura economica grava sui partner NATO. Un nodo centrale è il recente impegno firmato a giugno dai paesi membri: l’aumento graduale delle spese militari dal 2% al 5% del PIL entro i prossimi dieci anni.

Dettagli sui rincari tecnologici

Trump ha promesso l’invio di “miliardi di dollari” in armi, sottolineando che la distribuzione alle forze ucraine sarà rapida. Rutte, dal canto suo, ha precisato che le consegne includeranno difese antiaeree, missili e scorte di munizioni, elementi fondamentali per contrastare i raid russi. Inoltre, Trump ha aggiunto che presto partiranno le consegne dei sistemi Patriot, tra i più sofisticati missili difensivi occidentali.

Negli ultimi mesi, il rapporto tra Trump e Vladimir Putin si è deteriorato. In precedenti fasi, Trump aveva sostenuto di avere un “ottimo rapporto” con il presidente russo, ma di recente ha assunto un tono molto più critico. “Al mattino parla bene, la sera bombarda chiunque”, aveva dichiarato prima dell’incontro.

Minacce economiche: dazi fino al 100%?

La strategia USA prevede anche un’azione economica decisa: se la Russia non accetterà un accordo di pace entro 50 giorni, gli Stati Uniti imporranno dazi “indiretti” – vale a dire tramite paesi terzi come Cina e India – con un’aliquota potenziale fino al 100%. L’obiettivo è creare un effetto deterrente e spingere Mosca ad accettare il cessate il fuoco.

Diplomazia e Kiev: l’inviato americano in trasferta

Parallelamente alla Casa Bianca, l’inviato speciale USA per il conflitto in Ucraina, generale Keith Kellogg, si trovava a Kiev lunedì. Incontrando il presidente Volodymyr Zelensky e il ministro della Difesa Rustem Umerov, Kellogg ha discusso le strategie di pace e ha confermato la volontà di rafforzare le difese ucraine, in stretta collaborazione con i partner europei. Zelensky ha usato la piattaforma X (ex Twitter) per parlare di “processo verso la pace” e ha sottolineato “l’urgenza di armi moderne e ulteriori sanzioni contro la Russia”.

Rimpasto di governo a Kiev: Svyrydenko candidata premier

Sempre a Kiev, Zelensky ha annunciato un rimpasto significativo: propone Yulia Svyrydenko, attuale vicepremier e ministra dell’Economia, come nuova prima ministra. Per formalizzare il cambiamento, l’incarico di Denys Shmyhal dovrà terminare con le dimissioni di fronte al parlamento. Data la forza maggioritaria (231 seggi su 450) del partito Servitore del popolo, la candidatura di Svyrydenko sembra destinata a ottenere il via libera. La votazione è attesa già questa settimana, a testimonianza dell’urgenza di stabilità politica in un momento così delicato.

In sintesi, l’amministrazione Trump ha optato per una doppia strategia: da un lato, intensificare il supporto militare all’Ucraina attraverso sistemi sofisticati American-made, ma con finanziamenti europei; dall’altro, esercitare pressione economica vigorosa su Mosca se questa non accetterà di negoziare entro 50 giorni. Il ruolo diplomatico di Washington si manifesta anche tramite missioni come quella del generale Kellogg, indirizzate a coordinare difese, sanzioni e governance interna a Kiev.

Il rimpasto proposto annuncia una fase di transizione politica in Ucraina, potenzialmente cruciale per affrontare con efficacia le sfide militari ed economiche del conflitto. Nei prossimi giorni, occhi puntati soprattutto sul Parlamento di Kiev e sulla risposta russa ai termini americani.

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Riminese, classe 1997. Direttrice editoriale di LaLettera22, un portale di informazione nato con l’obiettivo di raccontare la complessità del mondo attraverso l’approfondimento e la divulgazione di varie tematiche culturali.

Dopo la laurea in Lettere e culture letterarie europee presso l’Università di Bologna, ha proseguito il suo percorso accademico specializzandosi in Giornalismo e cultura editoriale all’Università di Parma. Da sempre appassionata di storia, geopolitica e comunicazione, ha trasformato il suo interesse in una missione divulgativa, lanciando il progetto Lettera22 sui social per rendere la cultura più accessibile e stimolare il dibattito su temi di attualità.

Oltre a dirigere il portale, lavora come articolista e social media manager, curando strategie editoriali e contenuti per il web. Il suo lavoro unisce analisi critica, narrazione e innovazione digitale, con l’obiettivo di avvicinare il pubblico a temi spesso percepiti come distanti, rendendoli fruibili e coinvolgenti.

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